L'ingresso della Torre pare non essere un luogo particolarmente frequentato dai mostri. L'inusuale tranquillità che lo caratterizza pare in qualche modo preannunciare il dolore e la sofferenza che aspetta chi decide di intraprendere il viaggio verso l'ignoto. L'intera struttura interna, così come traspare dall'esterno, è in costante evoluzione. L'unico elemento che pare immobile ed eterno è l'imponente gradinata che conduce verso una porta. Quest'ultima possiede un certo fascino, ed è facile evincere la sua pregevole fattura. Rappresenta un grosso orologio, completamente laccato e rivestito di una tinta dorata; attraverso il pertugio che consente l'entrata nella torre è possibile scorgere gli ingranaggi che fanno trascorrere - attraverso una logica sconosciuta - il tempo all'interno dell'edificio. Una volta giunti innanzi al varco d'ingresso, è impossibile scorgere cosa vi sia attraverso. Si ha la sensazione di entrare in un luogo chiuso, buio, e vuoto. Come una stanza senza porte e finestre, o come un baratro senza fondo.